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mercoledì 14 dicembre 2016

L’elaborazione di un progetto europeo non è un hobby, e va retribuita, ecco perchè

Prima o poi a ogni europrogettista accade di essere interpellato per elaborare un progetto a titolo gratuito, con la promessa di una consulenza “a buon fine” se il progetto sarà finanziato. Ci sono vari motivi per cui tali proposte vanno gentilmente rifiutate, soprattutto se si è già dei professionisti del settore e, di per sé, sono talmente ovvi da non dover essere neanche illustrati. Quel che è certo è che se tutti i progettisti europei rifiutassero di elaborare progetti a buon fine nessuno si sognerebbe di chiedere consulenze gratuite e ci sarebbe più lavoro per tutti con compensi più giusti.
Elaborare progetti a valere su finanziamenti europei è un lavoro lungo, a volte noioso, a volte avvincente, ma che necessita dell’adeguata professionalità, di esperienza, di molto tempo per essere svolto a dovere e comporta lavorare con la pressione delle scadenze. Nonostante ciò, mentre non ci si sognerebbe mai di chiedere a un idraulico o a un dentista di lavorare gratis, all’europrogettista spesso capita, sebbene elaborare un progetto impegna settimane o mesi di lavoro e può generare enormi introiti economici di cofinanziamenti europei, a differenza di altri mestieri.

Ecco, a mio avviso, alcuni buoni motivi per non elaborare progetti gratuitamente dal punto di vista professionale (il volontariato è un’altra cosa):

mercoledì 7 dicembre 2016

Direttive europee sulla natura: avanti tutta!

"Il Presidente Jean Claude Junker e la Commissione europea da lui presieduta, riunita oggi a  Bruxelles, hanno solennemente confermato che le direttive comunitarie Habitat e Uccelli non vanno riscritte e depotenziate ma conservate e applicate meglio, anche attraverso un dettagliato piano attuativo. Questo, al termine di un lungo percorso di analisi delle due direttive, definito del “Fitness check”, svolto dalla Commissione europea con il coinvolgimento degli attori sociali di tutta Europa.