accordare le programmazione dei fondi europei gestiti in maniera decentrata da Stati e Regioni a queste nuove strategie e mantenere un controllo efficace affinché durante il funzionamento della programmazione nei prossimi anni, vengano poi veramente e efficacemente messe a bando le misure previste per l'ambiente. In passato molto spesso da POR eccellenti in questo senso si è passati a una attuazione parziale che ha di fatto poco finanziato le misure a tutela dell'ambiente e della biodiversità che vi erano contenute, lasciandole scatole vuote. Un vero peccato! In ogni caso il Green deal potrà rappresentare una nuova opportunità per i tanti europrogettisti, dato che aumenterà la richiesta di persone in grado di presentare progetti nel settore ambientale. Certo, saranno avvantaggiati gli europrogettisti che avranno anche competenze ambientali, vista l'elevata componente tecnico scientifica delle proposte di progetto in questo ambito. Ne ho parlato in un'intervista pubblicata su Il Sole 24 Ore il 17 febbraio 2020.
Europrogettisti intervistati rispondono sul new Green deal europeo |