Anche quest'anno si è concluso con successo a giugno il corso “Strumenti di finanziamento per la conservazione della Natura” che ho tenuto presso l’Ateneo di Bologna e che dal 2015 intende fornire agli studenti le conoscenze di base per orientarsi, capire e utilizzare le fonti di finanziamento pubbliche e private destinate all’ambiente e alla natura. Tra i temi del corso i fondi europei, i finanziamenti privati, le compensazioni dei crediti di carbonio, i pagamenti per i servizi ecosistemici, le servitù di conservazione e tanti altri.
Il corso, di 40 ore, ha accolto 35 studenti magistrali in Scienze e Gestione della Natura e in Sviluppo Locale e globale ed è stato strutturato in lezioni, esercitazioni singole, analisi di progetti finanziati ed una simulazione di elaborazione progettuale in gruppi.
Quest’ultima si è sostanziata nella redazione di una proposta
progettuale sotto la supervisione del docente Stefano Picchi, naturalista impegnato da più di vent’anni nella valutazione e gestione di progetti europei nell’ambito della tutela della natura e dell’ambiente per vari enti pubblici e privati, tra i quali la Commissione Europea.Il programma di riferimento scelto per l'esercitazione è stato il LIFE, noto per la sua alta difficoltà e competitività.
Gli allievi hanno strutturato ottimi progetti su tematiche scelte da loro in base a conoscenze approfondite e motivate:
Adonis Distorta, volto alla salvaguardia delle funzionalità ecosistemiche della rara pianta Adonis distorta nell’Appennino centrale italiano;
Ammodytes, tutela e incremento della popolazione di Vipera ammodytes in Alto Adige;
LIFE Beaver, reintroduzione di individui di castoro in aree in cui la presenza è fortemente ridotta;
Fiemme Re-Life, misure dimostrative di adattamento al cambiamento climatico delle foreste della Val di Fiemme attraverso la piantumazione di nuova vegetazione;
Fight4P, contrasto alla perdita di praterie di Posidonia oceanica di Ospedaletti;
Innovative production system, reintroduzione di specie ittiche autoctone;
ReLyCo, restaurazione della popolazione di lince Alpina;
SìCat, conservazione della popolazione di gatto selvatico della Sicilia sud-orientale;
Urban Algae, efficientamento energetico di un edificio pubblico milanese tramite l’installazione di una facciata ad alghe;
“Molto soddisfatto” - commenta Picchi in merito agli elaborati – “la parte difficile nella scrittura dei progetti è redigere una proposta che sia coerente e logica. Gli allievi, nonostante la poca esperienza, grazie al loro impegno e alle indicazioni che ho dato sono riusciti ad identificare in maniera efficace una problematica e a impostare coerentemente un set di azioni volte a fronteggiare le criticità, identificando quadri logici coerenti e verificabili e a confrontarsi con l'elaborazione di un budget”.
A corollario del corso gli studenti hanno partecipato a un laboratorio sul campo presso il “Parco regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa” (BO), dove, grazie alla disponibilità dei referenti David Bianco e Cristina Gualandi, sono state illustrate le azioni concrete di conservazione sviluppate da due progetti LIFE: LIFE Gypsum ed EREMITA. Obiettivo della visita è stato fornire agli studenti una prospettiva privilegiata sull’attuazione e sulla gestione dei progetti con la guida degli attori interessati all’implementazione.
La descrizione del corso Strumenti di finanziamento per la natura 2021-2022 è già visibile online a questa pagina dell'Università di Bologna.