mercoledì 15 maggio 2019

Nuova vita dall’Europa per le chiare fresche e dolci acque delle risorgive venete

Ci sono tanti modi per aiutare l’ambiente: lo si può fare scendendo in piazza con Greta Thunberg, in maniera attiva e propositiva, si può cambiare il proprio stile di vita a partire dalle abitudini quotidiane, oppure si può pensare di usare dei fondi europei per intervenire su una porzione di territorio. Ed è di quest’ultima brillante soluzione che oggi vi voglio parlare con un interessante progetto, LIFE RISORGIVE, che opera dal 2016 all’interno di un piccolo comune del vicentino, Bressanvido, nel cuore della pianura Padano-Veneta.


È in questa fascia di transizione tra l’alta e la bassa pianura che si verifica un fenomeno naturale molto importante:
l’affioramento spontaneo della falda freatica, con conseguente formazione di risorgive, ovvero sorgenti di acqua purissima e fresca.  Questo fenomeno è il risultato di particolari caratteristiche del suolo che lo rendono non molto diffuso in natura. Nel versante appenninico della Pianura Padana ad esempio le risorgive sono piuttosto rare e di modesta portata, mentre, nel versante alpino, la fascia delle risorgive può avere un'ampiezza fino a 50 chilometri.
Nella zona interessata dal progetto le risorgive non danno origine a “grandi” fiumi, come avviene in aree limitrofe, ma originano invece un fitto reticolo di piccoli corsi d’acqua che solo molto più a valle confluiscono in fiumi di maggiore portata, creando, con le fasce di vegetazione arborea che li bordano, un tipico paesaggio che in alcune aree assume la forma dei “campi chiusi”.
Questo paesaggio, creato da acque limpide e cristalline, rende la pianura padano-veneta unica a livello europeo per la sua ricchezza di corsi d’acqua che vanno a influire positivamente anche sull’agricoltura, oltre ad essere luoghi ricchi di biodiversità con specie anche di interesse comunitario, come la Lampreda e la Rana di Lataste.
Eppure le risorgive stanno sparendo. Perchè?
La prima causa è da ricercare nelle portate, sempre più esigue. Negli ultimi 30 anni in tutta la fascia delle risorgive venete si è assistito ad un progressivo abbassarsi della falda freatica, con conseguente riduzione della portata complessiva di tutto il sistema. Questo perché anche a monte, nella zona di naturale ricarica di questi corsi d’acqua, il bilancio idrologico è entrato in crisi: il livello medio dei fiumi alpini si è abbassato a causa delle escavazioni di ghiaia e alla modifica del regime pluviometrico, molto terreno favorevole all’infiltrazione dell’acqua è stato convertito in zone edificabili con alto tasso di urbanizzazione e sono aumentati i punti in cui le falde stesse sono sfruttate per le attività agricole, industriali e civili.

Zona d'ombra creata dalla fascia riparia LIFE RISORGIVE
Zona d'ombra creata dalla fascia riparia
Secondo un’indagine condotta nel 1997 dal Consorzio di Bonifica Pedemontano-Brenta, dal 1970 le risorgive principali attive nell’area sono passate da 66 a 41 e la loro portata complessiva è passata dai 15 m3/ sec degli anni ’60 a 3-4 m3/sec.
Negli ultimi decenni sono dunque scomparse oltre l’80% delle risorgive e la previsione è che se non verranno messe in atto iniziative compensative, in grado di contrastare il lento abbassarsi della falda freatica, nel giro di 10-20 anni si assisterà al disseccamento della maggior parte delle risorgive esistenti.
Il secondo grande problema che hanno queste preziosissime fonti d’acqua è che la loro qualità sta peggiorando. I tassi di azoto sono incrementati favorendo processi di eutrofizzazione che vanno a danneggiare le funzionalità degli ecosistemi fluviali.
Ovviamente è l’agricoltura la causa prima di questo innaturale arricchimento in nutrienti delle acque di falda, coadiuvata dagli scarichi dei depuratori civili che vengono intercettati durante il percorso.
Lo sviluppo delle attività umane nell’alta pianura vicentina negli ultimi decenni ha generato diversi fattori di rischio per la protezione della qualità delle acque sotterranee, ed è in questo contesto che si inserisce il progetto LIFE RISORGIVE, fortemente voluto dal Comitato Risorgive Bressanvido e dall’amministrazione comunale, e che vuole essere un progetto dimostrativo ed esemplare.

Perchè LIFE RISORGIVE?
Abbiamo già visto come le acque di risorgiva siano di grande importanza per l’uomo, in realtà le loro caratteristiche così peculiari sono di grande rilevanza anche dal punto di vista ecologico perché permettono l’insediamento di particolari biocenosi che danno origine a diversi ecosistemi; le risorgive costituiscono dunque un formidabile serbatoio di biodiversità collocato in un contesto agricolo specializzato (zootecnia da latte) che invece è spesso orientato alla semplificazione della componente biologica, privilegiando le specie coltivate a scapito di quelle selvatiche. Se preservate, costituiscono quindi una infrastruttura verde attraverso la quale i servizi ecosistemici si distribuiscono nel territorio contribuendo significativamente al benessere dell’uomo e alla stessa economia agricola: ecoturismo, fornitura di acque pulite, riduzione della calura estiva.
Il progetto prevede il ripristino e consolidamento della infrastruttura verde costituita dalla rete di risorgive, corsi d’acqua e relativi ambienti ripariali ed il recupero della funzionalità dei servizi ecosistemici erogati, riportando gli ambienti a condizioni di elevata naturalità e biodiversità.
Il recupero sta interessando 26 sistemi di risorgive (per un totale di 43 capofonti) già individuate in un censimento precedente e rive, rogge e corsi d’acqua ad esse collegati.
Gli interventi previsti sono stati condotti sia in alveo sia sulle rive, così come si è intervenuto nelle aree circostanti i capofonti e nei tratti iniziali delle rogge di risorgive, prevedendo il miglioramento del flusso idrico e anche la realizzazione di boschetti allo scopo di creare aree tampone a difesa della qualità delle acque nei punti che sono stati individuati come hot spot della biodiversità locale, monitorata dalla società Aquaprogram. Le azioni di gestione dei capofonti e delle rogge di risorgiva sono svolte dal Consorzio di Bonifica Brenta.

Risorgiva Girosa LIFE RISORGIVE
Risorgiva Girosa
Per rimpolpare la fascia riparia sono stati fatti impianti di specie erbacee ed arboree, realizzati con materiale vegetale autoctono moltiplicato a partire da semi e talee prelevati in loco da Veneto Agricoltura, l’azienda regionale per l’innovazione in agricoltura.
Per far conoscere e migliorare la fruizione le tre principali rogge che scaturiscono dalle risorgive esse sono state affiancate da percorsi pedonali e ciclabili realizzati con tecniche a basso impatto.
Scolaresca in gita a LIFE Risorgive
Scolaresca in gita a LIFE Risorgive
Per rendere ancora più chiara l’importanza di questo fenomeno ai locali (e non) il Comune di Bressanvido sta completando una risorgiva con finalità dimostrativa e didattica in uno spazio verde a fianco alla piazza comunale e ha collocato pannelli informativi in punti strategici.
PERCORSI  LIFE Risorgive
Passerelle realizzate per pedoni e biciclette
Numerosi sono dunque gli obiettivi che questo progetto si pone, oltre a quello puramente ecologico e di sostegno per un ambiente naturale in crisi tramite il recupero delle risorgive, gli amici di Bressanvido sembrano voler gridare a gran voce l’importanza degli agricoltori nella conservazione della natura, esaltando l’efficacia dei processi partecipativi nella realizzazione di progetti per la conservazione della natura e delle biodiversità. A questo scopo sono state realizzate varie giornate formative sull’uso dei bandi del Piano di Sviluppo Rurale per replicare interventi simili da parte dei consorzi di bonifica e degli agricoltori ed è in corso di elaborazione un “Contratto di Risorgiva” che, similmente ai contratti di fiume, metterà in collaborazione tutti i portatori di interesse per una gestione partecipata e coerente di questi importanti habitat.
Non ci resta che augurare un buon proseguimento di progetto a chi, con tanta dedizione, ha deciso di impegnarsi in questa iniziativa.

(P.S. nell'ambito di questo progetto svolgo consulenza sulla gestione del progetto LIFE)

Articolo di Stefano Picchi e Maila Cicero. 
Foto dal sito web www.liferisorgive.it e https://www.facebook.com/liferisorgive/ .


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