giovedì 25 febbraio 2016

Corsi e consulenze su progetti per la biodiversità e fondi europei

Mi occupo di progetti sulla biodiversità dal 2000 e svolgo attività formative sul programma per l'ambiente LIFE e i fondi europei nel 2003 (qui i corsi attivi). Ho lavorato nella valutazione e monitoraggio di progetti LIFE per la Direzione Ambiente della Commissione Europea tramite una sua agenzia delegata, Comunità Ambiente s.r.l.. In seguito ho affiancato l'attività di elaborazione di progetti per la tutela della natura e quella di project manager di vari progetti LIFE alla docenza in master universitari e corsi.
Progetti LIFE approvati! chiedi all'esperto. Dr. Stefano Picchi
Per 10 anni ho insegnato all'Università di Bologna svolgendo gli insegnamenti "Progettazione Europea per la Natura e l'Ambiente" e "Strumenti di finanziamento per la conservazione della natura", unici nel loro genere in Europa.
Le mie lezioni sono apprezzate perché sono basate sull'esperienza diretta come valutatore, progettista e project manager che rappresentano la mia principale occupazione (potete trovare sulla mia pagina Linkedin i riscontri degli allievi) da ormai 25 anni.


Prof. Stefano Picchi conferisce laurea magistrale Scienze e gestione della natura
Ho insegnato queste materie in corsi all'Università di Bologna (corso di laurea in Scienze e Gestione della natura), presso la SIOI di Roma (Master in Europrogettazione), e aziende/enti/università che ne facciano richiesta. Dal 2003 ho avuto oltre 2500 allievi. Parallelamente svolgo attività di consulenza sull'elaborazione di nuove proposte progettuali o la gestione di progetti europei finanziati sulla tutela di habitat e specie naturali. 

Realizzo giornate di formazione interna a enti e aziende, che portano alla corretta impostazione di un progetto, anche tramite un lavoro di gruppo, della durata ottimale di 3 giorni, anche attraverso la formazione finanziata dai fondi interprofessionali e gratuita per le aziende. 


Gli interessati a lezioni/esercitazioni/laboratori sulla tutela della biodiversità, su LIFE, altri fondi europei per l'ambiente e/o sul Project Cycle Management per la natura possono contattarmi scrivendomi dalla home page, dal mio profilo LinkedIn o a ste.picchi(chiocciola)gmail.com . 


Ecco la sintesi delle principali docenze che ho svolto nel settore della europrogettazione LIFE e dei finanziamenti europei, con lezioni riguardanti i principali programmi di finanziamento per l’ambiente, LIFE, il Project Cycle Management e l’Approccio del Quadro Logico:

dal 2014 a oggi
Università di Bologna
Insegnamento
dal 2016 al 2019
Ministry for Sustainable Development, the Environment and Climate Change - MALTA
Seminari
dal 2007 al 2020
SIOI Società Italiana per le Organizzazioni Internazionali
Master
2017
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – Istituto di Management
Seminario
2016
ISPRA  sede di Bologna
Seminario
Dal 2007 a 2017
Università di Teramo
Master
Anni 2003, 2004, 2008, 2010, 2011
Università di Pavia e Firenze
Master
Anni 2007, 2008, 2010
Università degli studi del Molise
Master
2016
FAM Fondazione  Alma Mater/C.I.R.D.E. Centro Internazionale Ricerche sul Diritto Europeo - Bologna
Master
2016
Parco Nazionale del Gran Sasso
Seminario
Dal 2014 a 2016
Eurosportello Confesercenti - Firenze
Corso
2013, 2014
ES-COM
Corso
2011, 2012
Hydrosphera – Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa

Dal 2007 al 2009
Consiglio Nazionale delle Ricerche  Istituto di Studi Giuridici Internazionali 
Master
2008
FORMEZ – Regione Sardegna
Seminario
2008
AIDAP Associazione Italiana Direttori e Funzionari Aree Protette
Seminario
2007
Università degli studi della Basilicata – Area Alta Formazione
Master
2007
Quadrifor – IAL CISL
Corso
2007
AIDAP Associazione Italiana Direttori Aree Protette – Federparchi – Europe Direct
Seminario
2006
Centro studi e formazione Villa Montesca di Città di Castello
Corso
2004
CNR – Bologna
Corso
2003-2005
LUISS Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli – Roma
Master



mercoledì 10 febbraio 2016

Bando LIFE 2015: aggiornamento sulla selezione dei progetti su clima e ambiente e date bando 2016
Divulgate le date indicative
Giovani piante in un vivaio di un progetto LIFE (foto S.Picchi)
La Commissione Europea ha comunicato che la valutazione delle proposte del 2015 procede regolarmente: le lettere ai proponenti per informarli dei risultati della valutazione verranno inviate attorno a meta’marzo (per quelli presentati nell'ambito del Sottoprogramma Clima) e meta’ aprile (per quelli del sottoprogramma Ambiente che comprende quelli relativi a natura, ambiente, informazione). Per i progetti approvati la firma del contratto potrà avvenire a giugno/luglio 2016. E'stata inoltre comunicata la "dotazione" rimanente di fondi europei LIFE destinata a ogni paese fino al 2017, per l'Italia 43 milioni di euro, circa 14 milioni annui se fossero distribuiti regolarmente, ben meno della somma allocata per i progetti approvati al primo bando, pari a quasi 25 milioni. Riguardo al bando 2016 le date saranno le seguenti: apertura bando il 19 maggio, scadenza tra il 7 e 15 settembre (progetti tradizionali). 
Terrò due corsi per presentare proposte LIFE: Firenze, 8 - 9 giugno e Roma, 7 - 8 luglio. Clicca qui per iscrizioni e maggiori informazioni .
Aperto il primo bando ADRION, tutela del patrimonio naturale e culturale tra i temi principali.
Ma la concorrenza sarà alta. Giornata informativa il 18/2
E' stato aperto da pochi giorni il bando ADRION, il finanziamento europeo erede del precedente "South East Europe" che ammette partecipanti dalle regioni circostanti il bacino adriatico, ionico e del mar Egeo. La giornata informativa sul primo bando si terrà ad Ancona presso la Regione Marche il 18/2 ma la gestione di ADRION è affidata alla Regione Emilia-Romagna. Si aspetta un'alta concorrenza visto che il cofinanziamento UE sarà l'85% dei costi. Tra i cinque obiettivi specifici entro i quali presentare le proposte due sono relativi all'ambiente: 2.1 : promuovere la valorizzazione sostenibile e la conservazione delle risorse naturali e culturali come risorse di crescita nell'area adriatico-ionica ; e 2.2 : Rafforzare le capacità nell'affrontare a livello transnazionale la vulnerabilità ambientale, la frammentazione e la salvaguardia dei servizi ecosistemici nell'area adriatico-ionica. Una particolarità: i progetti potranno avere una durata massima di due anni, a mio avviso un pò poco per permettere risultati efficaci.
Concluso un progetto, si ricomincia!
Sono aperto a nuove consulenze e collaborazioni
Ho completato il mio ruolo di project manager per il progetto LIFE MONTI DELLA TOLFA, che mi ha impegnato molto e dato ottime soddisfazioni (per una sintesi dei risultati clicca qui). Sto svolgendo altre consulenze ma ho più tempo per nuove collaborazioni, chi è interessato mi contatti. Per chi non mi conosce sono un naturalista con 15 anni di esperienza nel coordinamento, comunicazione, monitoraggio e valutazione di progetti europei per l'ambiente e la natura, oltre che nella formazione su questi temi. 
Il Parlamento europeo difende le direttive Habitat e Uccelli
Importante voto a Strasburgo per mantenere intatta la politica UE per la biodiversità
il Parlamento europeo ha approvato con 592 voti a favore (solo 52 contro) il rapporto di revisione della Strategia sulla biodiversità al 2020 che sottolinea la necessità di difendere le direttive europee sulla natura, rafforzarle e applicarle con rigore in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Un grande risultato dovuto anche alla grande campagna di sensibilizzazione operata da varie associazioni, in particolare la Lipu-BirdLife ItaliaEcco la relazione presentata. La vera sfida di ogni giorno è però a livello locale e regionale, tra progetti di nuove infrastrutture in aree Natura2000 (come la superstrada sul Mignone, firma questa petizione) e bandi del PSR per agricoltura e natura, che non partono.
Risorse sul web
Alcuni link di interesse (forse!) 
 Grazie per l'attenzione!
P.s. Ti ho mandato questo messaggio perchè siamo entrati in contatto. Se non desideri riceverne più clicca su Disiscriviti in fondo al messaggio.
Stefano Picchi
Naturalista esperto in progetti europei sull'ambiente
Consulenze, gestione progetti, comunicazione, corsi
Fondi europei LIFE e altri
ste.picchi@gmail.com

lunedì 1 febbraio 2016

Approvati 18 nuovi progetti di ricerca europea HORIZON 2020 su ambiente, materiali, clima, acqua. Ecco la lista
Predomina il tema "materie prime", tra i capofila nessun italiano
La CE ha pubblicato il 7 gennaio la lista dei primi progetti HORIZON 2020 del bando chiuso il 21 aprile 2015 relativo all'area "raw materials, climate action, water and earth observation under". Predomina il tema materie prime con oltre 15 progetti, i restanti sono nell'ambito dell'osservazione terrestre, dell'acqua e del clima. Nessun capofila italiano: si conferma la tendenza a essere partner. Per maggiori informazioni qui trovate la lista dei progetti Horizon 2020 approvati.  
Servizi ecosistemici, il progetto LIFE MGN in Sicilia, convegno a Palermo l'11 gennaio
I benefici della natura dal punto di vista della ricerca e della gestione
Il prossimo lunedì 11 gennaio a Palermo si terrà il convegno del LIFE MGN  "DARE VALORE ALLA NATURA - PES Payment for Ecosystem Services e tutela degli ecosistemi agroforestali", un tema molto attuale visto anche il recente Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2014 approvato il 22/12/2015. Trovate il programma nel sito del progetto LIFE MGN nella sezione eventi.
Ma se volete un quadro del progetto potete leggere l'ultima newsletter di poche settimane fa. Per altre informazioni sul progetto contattatemi pure, me ne occupo da alcuni anni.
Fondi europei per la natura e l'ambiente: ecco le date dei corsi
Sconti del 15% per iscrizioni anticipate
Quindici anni fa iniziavo a occuparmi di finanziamenti LIFE e di progetti europei per la natura e l'ambiente per la Direzione Generale Ambiente della CE attraverso la società Comunità Ambiente di Roma, che ricordo sempre con riconoscenza. Monitoraggio, valutazione di proposte, elaborazione di nuove iniziative, coordinamento e comunicazione dei progetti mi hanno dato molta soddisfazione in questi anni, così legati al miglioramento della natura e dell'ambiente in cui viviamo. Ma anche i corsi sono una bellissima occasione di crescita personale sia per gli allievi (ho superato quota 1000) sia per me. Quest'anno ho già in programma alcuni corsi con Eurosportello, ecco i primi due, per chi si iscrive presto c'è lo sconto del 15%:
LIPU: un anno da raccontare
Dodici immagini per raccontare un anno di successi e impegno per la natura italiana
La LIPU racconta per immagini un 2015 di successi, ma anche di volontariato, impegno e progetti europei. Dalla difesa delle direttive Habitat e Uccelli e la Rete Natura 2000, a importanti progetti di conservazione, al progetto di legge sulle scuole verdi e l'abolizione dei richiami vivi. Rivivi anche tu questi momenti cliccando qui .

mercoledì 25 novembre 2015

Torna il Corso di Progettazione Europea per la Natura e l'Ambiente all'Università di Bologna
Dopo i buoni risultati dell'edizione 2015
 
Terrò anche nel 2016 l’insegnamento interno al corso di studi in Scienze e gestione della Natura che permetterà agli allievi di acquisire le conoscenze di base sui finanziamenti europei per progetti sulla conservazione e promozione della natura e dell’ambiente, senza dover ricorrere a costosi corsi post laurea. L’edizione passata ha visto la partecipazione di 22 studenti dell’ateneo, e di 10 uditori provenienti dalle Università di Udine, Roma, Torino, Ancona, Ravenna, Firenze che hanno completato con successo 7 schemi di progetti LIFE.
Per maggiori informazioni questa è la pagina del corso: Progettazione europea per la natura e l’ambiente . Per docenze in altri corsi mi potete contattare via mail.
Approvati molti nuovi progetti LIFE, ecco la lista
Tra le 96 proposte approvate a livello UE, 21 sono italiane
 
La CE ha pubblicato la lista dei primi progetti LIFE approvati del bando 2014, il primo del periodo di programmazione 2014 - 2020. Su 1117 proposte ricevute a livello UE nell'ambito del sottoprogramma Ambiente (che ricalca il precedente LIFE+) ne sono state approvate 96 con un "crollo" del tasso di successo delle proposte da circa 20% al 8,6% rispetto al periodo 2007-2013. La buona notizia è che l'Italia regge nel confronto con gli altri paesi essendosi assicurata 1/5 dei progetti vincenti, seconda solo alla Spagna. I progetti riguardano la tutela di specie animali in pericolo, di aree naturali, ma anche sistemi innovativi per prevenire e ridurre l'inquinamento. Per maggiori informazioni qui trovate la lista dei progetti LIFE finanziati e un breve riassunto.  
Concluso il progetto LIFE MONTI DELLA TOLFA
Ha permesso di gestire il parco europeo Natura 2000 "Monti della Tolfa"
 
Abbiamo concluso il progetto LIFE “Monti della Tolfa” al quale ho collaborato come coordinatore. Partito nel 2010, gli 8 partner locali e regionali hanno realizzato moltissime attività, dalle azioni sul campo per migliorare gli habitat di molte specie di uccelli rare, alle attività per garantire un futuro alle attività tradizionali, al coinvolgimento locale sui temi dell’ecoturismo e della conservazione della natura, promettendo di proseguire per almeno 5 anni il cammino intrapreso. Trovate qui il rapporto divulgativo finale  e altri materiali tra cui gli atti del convegno ECOTURISMO NELLE AREE NATURA 2000 .
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Gestire la natura in aree private: un piccolo sondaggio
Oltre alla natura "pubblica" c'è anche quella "privata"
 
Ho partecipato a Berlino al primo incontro mondiale di una rete di esperti e interessati alla conservazione della natura in aree private, qui un breve resoconto. Si parla spesso di parchi e aree protette, che riguardano norme e aree pubbliche, ma troppo poco della gestione della natura in terreni privati, che in altri paesi è affidata a "Land Trust" o iniziative associative di custodia dei terreni ("Land Stewardship"). Per capire qual'è la situazione in Italia chiedo agli interessati di informarmi su oasi, parchi e casi di aree dedicate alla tutela della natura in aree private compilando un brevissimo questionario. Grazie! 

lunedì 19 gennaio 2015

Al via il primo corso universitario in Italia dedicato alla tutela dell’ambiente e della natura attraverso l'utilizzo dei fondi europei

Bologna, 16 gennaio 2015 - Nasce all'Università di Bologna, all'interno della laurea magistrale in Scienze e Gestione della Natura, il corso di Progettazione europea per la natura e l'ambiente. Il corso, il primo in Italia nel suo genere, intende dare agli studenti (naturalisti, biologi, studenti magistrali anche di altre scuole e atenei) le conoscenze di base per orientarsi, capire e utilizzare le fonti di finanziamento europee destinate all’ambiente. In programma lezioni ed esercitazioni singole e di gruppo basate su simulazioni, documenti e casi reali di progetti finanziati.

Ad aprire il corso è la Scuola di Scienze dell’Università di Bologna, consapevole che quasi tutti i parchi e le aree protette italiane utilizzano finanziamenti europei per sostenere progetti di tutela, divulgazione e ricerca applicata e che sia necessaria per questo una formazione specifica. I fondi europei sono anche molto utilizzati dalle amministrazioni regionali e locali e da aziende private per supportare iniziative innovative di tutela e gestione dell’ambiente.

Il corso sarà tenuto da Stefano Picchi, naturalista impegnato dal 2000 nel valutare e gestire progetti europei nell’ambito della tutela della natura e dell’ambiente per vari enti pubblici e privati, tra i quali la Commissione Europea.

“Essendo il primo corso in Europa inserito nel piano di studi - commenta Picchi – esso rappresenterà per gli studenti un valore aggiunto notevole, data la posizione dell’Italia nel settore. Nell’ambito del finanziamento europeo per l’ambiente 'Life' i progettisti italiani sono i leader, vincendo ogni anno circa un quarto dei progetti approvati a livello europeo, e superando paesi come Germania, Francia e Regno Unito”.

I progetti finanziati dai fondi europei hanno permesso di salvare dall’estinzione molte specie rare, ad esempio il camoscio appenninico, di scoprire e proteggere siti di nidificazione delle tartarughe marine sulle nostre coste e di sviluppare nuove tecniche per migliorare la gestione di parchi e aree protette.

Dedicato agli studenti della laurea magistrale in Scienze e Gestione della Natura, il corso, a libera scelta, partirà a marzo e si concluderà a maggio, per un totale di 24 ore di lezione. Possono partecipare anche studenti e dottorandi esterni alla laurea magistrale, contattando la segreteria della Scuola di Scienze. Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 31 gennaio.
Clicca qui per il Programma del corso e come iscriversi

mercoledì 14 maggio 2014

Lavorare nei progetti europei per la conservazione della natura (qualche consiglio ai giovani naturalisti)



Articolo pubblicato sulla rivista Natura e Montagna n.1 anno LXII (2013)


Mi sono laureato con lode a Bologna nel 2000 in Scienze Naturali. Da quell'anno mi occupo di progetti europei per la tutela della natura Life[1], prima come analista e valutatore della CE, poi come “euro progettista” e ora come coordinatore di 2 progetti in questo settore, LIFE MGN sui servizi ecosistemici[2] e Life Monti della Tolfa[3], su tutela di specie e habitat. Dal 2003 insegno queste materie in master e corsi. Sono dunque molto contento di aver potuto concretizzare i miei studi e la mia passione in un lavoro attinente. Il 29 novembre 2013 si è tenuto a Penne un interessante convegno “Lavorare con la Natura-dalla teoria alle buone pratiche” il cui resoconto è stato pubblicato dal WWF. In quella sede ho raccontato la mia esperienza, che racconto qui.
Negli ultimi anni, a seguito dei tagli che hanno interessato il settore della tutela della natura, già caratterizzato da scarsità di risorse, i finanziamenti europei sono stati ritenuti tra le poche fonti attendibili e sicure per sostenere azioni di conservazione, gestione attiva, monitoraggi, pianificazione nelle migliaia di aree protette italiane che comprendono parchi e riserve ma soprattutto i siti della Rete Natura 2000. Non è un caso che siano italiani circa il 20% dei progetti europei Life finanziati ogni anno a livello di Europa a 27 stati membri! Questo è un grande risultato, che in fondo permette di dare lavoro a tante professionalità legate alla tutela della biodiversità.  Moltissimi naturalisti, biologi, laureati in scienze ambientali hanno lavorato grazie a questi progetti, per i monitoraggi faunistici e floristici, l’elaborazione di piani di gestione, reintroduzioni, eliminazione di specie alloctone, redazione di materiale divulgativo naturalistico, solo per citare alcune mansioni. Un altro grande ambito di lavoro per noi naturalisti è quello delle valutazioni di incidenza di piani e progetti (es. impianti eolici) su specie e habitat ai sensi della direttiva Habitat.
A mio avviso oggi, terminata direi la fase della conoscenza naturalistica e della pianificazione, che ha interessato gli addetti ai lavori, è il momento di portare le persone a scoprire le bellezze naturali del nostro paese nei parchi e nella rete Natura 2000: le maggiori opportunità di lavoro che si aprono sono dunque legate all’aumento dell’ecoturismo sia estero che italiano, quindi sono sempre più richieste guide naturalistiche, gestori di turismo ambientale, applicazioni per palmari per fruire il territorio. Altre opportunità di lavoro proverranno dalla necessità di limitare le specie alloctone animali e vegetali e a creare corridoi faunistici sulle grandi infrastrutture. E’ necessario inoltre aumentare la conoscenza e l’informazione di amministratori pubblici e privati e di gestori di terreni sulla biodiversità: anche la formazione in questo senso rappresenterà un’opportunità del settore. La Francia ha elaborato un catalogo dei lavori nel settore biodiversità[4], stimando in 64mila i posti di lavoro occupabili, di cui quasi la metà nell’educazione e nell’informazione, e penso che in Italia i numeri siano maggiori.
Ora qualche consiglio ai miei giovani colleghi. Spesso chi inizia a occuparsi di biodiversità, magari dal punto di vista scientifico e accademico non sviluppa altre conoscenze per diversificare la propria offerta professionale in settori che necessitano anche di altre competenze, quali la divulgazione naturalistica, il reperimento e la gestione di fondi, l’ecoturismo[5]. Spesso si corre il rischio di ultra specializzarsi, rendendo poi difficile occuparsi di altri ambiti di lavoro legati alla biodiversità, una flessibilità invece necessaria in tempi di crisi. Ad esempio, ci si occupa per anni di una sola specie, non allargando il proprio orizzonte a quello che succede oltre, senza acquisire nuove competenze lavorative, e di fatto si aumenta il rischio di non trovare lavoro. Da lì le fughe all’estero o lavoretti esterni al settore desiderato. Nel mio caso, per iniziare a lavorare, è stato molto utile aver fatto uno stage Leonardo post laurea in una società spagnola che si occupava di monitoraggio di progetti Life, conoscere varie lingue, aver fatto una tesi all’ISPRA su biodiversità e agricoltura nell’ambito del corso di scienze naturali e aver già pubblicato articoli divulgativi sulla base di esperienze di volontariato naturalistico in parchi e con associazioni ambientaliste.  E’anche molto utile partecipare ai tanti convegni su natura e ambiente: occasioni buone per conoscere persone che lavorano nel settore e avere aggiornamenti sulla realtà della natura in Italia. Noto invece che troppo spesso a questi convegni non partecipano gli studenti e i giovani laureati.
E’ inoltre necessario che si incrementi il collegamento tra gli studenti di scienze naturali, biologiche e ambientali con chi già lavora nel settore, magari prevedendo nell’ambito della didattica testimonianze di professionisti dell’ecoturismo, progettazione, gestione attiva di specie, reperimento di fondi. A questo proposito, ringrazio la Scuola di Scienze dell’Università di Bologna che ogni anno mi invita a tenere un seminario dal titolo “Lavorare nei progetti europei per la conservazione della natura”, piuttosto apprezzato e che, nell’anno 2014-2015, è diventato il corso di laurea magistrale “Progettazione europea per la natura e l’ambiente”. Concludendo, oltre al “lavoro dello studente” che è andare a lezione, studiare e dare gli esami, è necessario già durante gli studi avvicinarsi al mondo reale di chi già lavora in questo settore, partecipando alla vita di associazioni ambientaliste, imparando lingue, facendo tante esperienze di volontariato naturalistico, partecipando ai convegni e scegliendo una tesi di laurea su temi di attualità naturalistica da svolgere in collaborazione con enti pubblici o anche aziende private.

A questo proposito ti invito a leggere: