venerdì 8 maggio 2020

Webinar con Angelo Salsi: Usare i fondi LIFE per la tutela di aree private - 13/5/2020

Mercoledì 13 maggio 2020 si è tenuto un webinar in inglese sull'utilizzo del finanziamento LIFE dell'UE per la tutela del territorio privato.
In questo webinar, con altri colleghi, ho discusso la prospettiva del project manager e elaboratore di progetti sulle opportunità di finanziamento LIFE per progetti privati di conservazione del territorio. Il webinar è stato organizzato da Tilmann Disselhoff, coordinatore del progetto della rete europea di conservazione del territorio ELCN, e presieduto da Angelo Salsi, capo unità del programma LIFE della Commissione europea e CIP ecoinnovazione presso l'Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese ( EASME). Dopo gli interventi di Angelo e Tilmann ho presentato la mia relazione come professore aggiunto di Conservation Finance presso l'Università di Bologna e Project Manager di vari progetti e vari clienti tra cui WWF-OASI.


Ecco la sintesi del mio discorso:

Il finanziamento Life è un’opportunità vincente per trovare soluzioni utili a risolvere i problemi ambientali più emergenti. Conoscere come scrivere e gestire un progetto Life significa saper utilizzare efficacemente questo strumento e quindi applicare al meglio la legislazione ambientale europea, che sappiamo essere una delle più avanzate al mondo.
Con il finanziamento Life è possibile tradurre una necessità ambientale in concretezza, ma occorre sapere che l’idea di progetto sarà un compromesso tra tre aspetti: ciò che il regolamento Life richiede, le azioni utili da svolgere e il contesto in cui inserirle.
Una volta analizzato adeguatamente il regolamento Life con le caratteristiche richieste dalla Commissione, è necessario avere ben chiari i problemi ambientali che il proprio progetto finanziato vorrebbe andare a risolvere, confrontare la propria idea con i precedenti progetti finanziati elencati nel Life project database e quindi stilare la lista di azioni utili.
Altro importante punto su cui concentrarsi prima di intraprendere la candidatura, è la scelta dei “partners” e degli “stakeholders”, a cui fare affidamento durante tutto il progetto: è vivamente consigliabile collaborare con enti già conosciuti o comunque assolutamente affidabili.
Eccetto che per i progetti "Clima", l’application andrà formulata in due passaggi: il primo prevede una proposta sintetica di 10 pagine; se questa viene accettata, seguirà la stesura di una presentazione più esaustiva di 100-250 pagine; ognuno di questi documenti viene valutato con metodo omogeneo da due esperti e quindi inviato corretto al partecipante.
Per un’adeguata preparazione, è sicuramente auspicabile iniziare a pensare all'idea di progetto e alla sua gestione almeno 6 mesi prima della data di scadenza del bando, tenendo conto della coerenza tra il bilancio e la proposta e concedendosi circa 3 mesi per la sua stesura.
Sicuramente più la proposta è ricca di idee che prevedono innovazione, sostenibilità e replicabilità, più sarà in linea con gli obiettivi e le politiche europee e quindi avrà migliori possibilità di successo.
La figura del project manager è necessaria innanzitutto per ordinare le idee e quindi elaborare una proposta (compito assai impegnativo) e in seconda istanza, una volta approvato il progetto, per coordinare e gestire il concretizzarsi delle azioni (operazione in apparenza più semplice). Le difficoltà durante la stesura di una proposta possono essere molte: oltre al molto tempo richiesto per coordinare e controllare la qualità della proposta, certamente non è facile sintetizzare le necessità nel poco spazio disponibile e seguendo pedissequamente il regolamento richiesto, senza contare che la grande opportunità offerta dal finanziamento suscita senza dubbio una forte competizione. Per questo la presenza di un project manager esperto in LIFE, insieme ad altre figure di esperti addetti al coordinamento tecnico, amministrativo e divulgativo può rivelarsi davvero importante per snellire la complessità di questi passaggi.
Rivolgendo infine lo sguardo alle organizzazioni private, la possibilità di collaborazione al progetto può avvenire in veste di beneficiario associato (non è consigliabile il ruolo di coordinatore), subappaltatore o come ente a supporto della proposta che consente la realizzazione di alcune azioni nella propria area; la scelta di essere un beneficiario deve tenere conto, che la presenza di poco personale impone alle stesse persone di svolgere contemporaneamente diversi tipi di attività tecniche e amministrative compito non sempre alla portata di tutti, eventualmente con il costo aggiuntivo dell’IVA (non contemplato nei costi previsti dal progetto e difficile da scaricare in altre attività extra-progetto); inoltre è importante ricordare che la collaborazione ben impostata porta sempre a pubblicizzare e far conoscere al pubblico la realtà e le capacità del privato.
La partecipazione a un progetto Life consente di fare un passo avanti nella gestione ambientale, per questo è davvero rilevante riuscire a trovare la giusta modalità per renderla possibile.

Il webinar è stato registrato e può essere rivisto su YouTube a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=FhPTBE2b72c&feature=youtu.be .



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